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view post Posted on 21/10/2013, 16:57     +1   -1
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Frozen: due soldati del Regio Esercito Italiano in fuga dopo la battaglia sul Don si perdono in mezzo a una bufera di neve. Troveranno mai un modo per tornare in Italia?

c55s


CITAZIONE
Erano dietro di noi, da qualche parte.
Non sapevo dove si trovassero, né quanto fossero lontani, ma ero certo del fatto che ci stavano inseguendo.
Dovevo continuare a fuggire... (continua)

Cuore d'Ebano: la battaglia contro il primo dei Mefisti.

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CITAZIONE
L'attacco di Elaith mancò il bersaglio, a causa della furia che ne annebbiava i sensi ma anche perché il Mefisto si muoveva a velocità sorprendente, pur avendo Umbra come peso supplementare con sé.
Pertanto Elaith cadde sul pavimento lustro come un sasso, ma si rialzò subito, schiumante di rabbia, ricaricando Valung, ma con più calma ora: eppure, per quanto si sforzasse, la strega pareva sempre un passo più avanti di lei, che menava fendenti ad una presenza eterea, scalfendo la lama della sua spada contro il pavimento di pietra o le pareti, sprizzando scintille rosse attorno a sé... (continua)

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view post Posted on 29/10/2013, 12:37     +1   -1
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FU IL MONDO - parte 13


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CITAZIONE
Quando la smisi di agitarmi come un ossesso “solo” perché Bob mi zampettava su per il corpo inerpicandosi come una capra di montagna tra le pieghe dei miei abiti, osservai la stanza intorno a me.
La porta era stata barricata nuovamente, ma l'unica finestra, che illuminava di una rossastra luce la stanza, era spalancata e permetteva a una leggera brezza, satura di disgustosi odori chimici di entrare in casa. Christina non si vedeva da nessuna parte, ma se Bob era qui con me, lei, in teoria, non doveva essere troppo lontana... (continua)

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view post Posted on 8/12/2013, 13:04     +1   -1
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Nuovo ingresso nella "Hall Of Fame": L'Arca del Sie di Sol Weintraub





CITAZIONE
«Chiamatemi Ismaele.»
Le parole spiccavano sul foglio ingiallito, illuminate dalla luce pallida del campo di Novikov.
L'ammiraglio Cheyne allungò la mano guantata oltre i fasci di elettroni per sfogliare quelle pagine sbiadite, vergate a secoli e parsec di distanza... (continua)

Nel frattempo proseguono i racconti a opera di S1mone (Fu il mondo) e FGBDU (Tinte cremisi in quella notte in cui tutto cambiò)


FU IL MONDO - parte 14


post-apocalypse-533x355



CITAZIONE
Dopo aver preparato gli zaini per il viaggio, andammo a letto presto. Christina s'addormentò di sasso, stremata per la giornata passata a raccogliere viveri per il viaggio. Io, a differenza sua, non riuscivo a chiudere occhio. Avevo dormito negli ultimi giorni come mai in vita avevo fatto, ed ora come un gufo notturno me ne stavo lì immobile, coricato, a fissare il soffitto appena visibile, grazie alla luce lunare, che dalla finestra entrava silenziosa... (continua)

TINTE CREMISI IN QUELLA NOTTE IN CUI TUTTO CAMBIO'


eqba


CITAZIONE

25 dicembre 2XXX ore 14:30



È Natale. Al tempo, quando ero ancora una ragazza come tante, sarei saltata dalla gioia all’idea di festeggiarlo; da bambina lo attendevo con ansia a e cercavo di rimanere sveglia il più a lungo possibile pur di vedere il corpulento uomo dall’abito rosso e bianco scendere dal camino e mettere i regali sotto l’albero... (continua)

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view post Posted on 27/1/2014, 12:50     +1   -1
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Dopo la conclusione di "Furor et Sanguis", con la partecipazione di cinque membri del nostro forum, una nuova saga ha finalmente inizio!

1)
CITAZIONE
Venti miglia alla frontiera tra Impero Archadiano e Cleycourt.
Trenta talleri nella saccoccia. La metà se ne sarebbe andata durante il viaggio che le restava tra quella casa e il confine.
Affettò la rapa e la sua mano scomparve per la velocità.
Schizzi rossi le chiazzarono le dita. Quanto tempo ci sarebbe voluto prima che si accorgessero dei tatuaggi sulle nocche?

2)
CITAZIONE
Era una bella serata di maggio: un'aria leggera e mite soffiava sui campi e sui prati della contrada del re Artosius, sfiorando gli alberi che punteggiavano la campagna e le messi di mais del Sud pronte da raccogliere.
A chiunque osservasse quel quadro, col castello sullo sfondo del paesaggio, magari dal vecchio ponte che collegava le due parti del villaggio del Lord, divise dal fiume Noran, avrebbe pensato ad un idillio, ad un paradiso in terra, o comunque ad un pacifico possedimento di un re buon e giusto, cose rare nel mondo e specialmente nei domini umani.

3)
CITAZIONE
« Eminenza! »
Aprì gli occhi di scatto.
« Eminenza, apra la porta! »
Udì tre colpi levarsi dalle alte doppie porte in mogano che si ergevano sul fondo della stanza.
Una voce femminile, profonda, quasi da soprano, lo stava chiamando, intervallata dall’energico bussare di una mano guantata d’acciaio.
Sentì voci concitate provenire dal corridoio e gli schinieri di decine di soldati che correvano avanti e indietro pestando i piedi contro il pavimento di marmo.
Era successo qualcosa.

4)
CITAZIONE
Il sacerdote senza nome predicava con ardore innanzi al suo gruppo di fedeli; la sua voce era prorompente, decisa, e riecheggiava lungo le navate della chiesa, dove la gente assisteva a quella particolare funzione. Decantava di strane divinità maligne, di sacrifici umani e di artefatti demoniaci dai poteri smisurati, in grado di sovvertire il mondo, e tutti pendevano dalle sue labbra, tranne Virginia, troppo immersa nei suoi pensieri per udire le parole di un inutile vecchio in abito liturgico.

5)
CITAZIONE
Il cielo terso di nubi andava via via schiarendosi, lasciando sparire le stelle in quell'immensa tela striata di blu e arancione dovuto al sole che dal suo riposo sorgeva maestoso.
Oltre le pareti in legno dell'abitazione si poteva udire l'incessante sciabordio delle onde del mare.
Zoràk era già pronto per la caccia, mentre il fratello, Sakajo preparava le lenze per la pesca. Erano rimasti soli da quando il loro padre era stato richiamato dall'oscuro gorgo marino che spesso appariva nelle acque a nord-est del villaggio.

Cliccare qui per leggere i pezzi completi.



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view post Posted on 25/4/2014, 14:17     +1   -1
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Ecco a voi il secondo capitolo della nuova saga punto cardine dell'Insanity Tales Forum: "Nati dalla polvere"



1)
CITAZIONE
Bradamante aveva cominciato a rimpiangere il viaggio per le terre di Khalak, con tutte le sue buche e i conati di vomito annessi, già dopo due giorni di permanenza nel villaggio-famiglia.
Le cose di certo non erano migliorate in quelle ulteriori tre settimane di soggiorno, la cui costante era la puzza di uova marce che promanava dalle paludi poco più a sud.

2)
CITAZIONE
Pioveva.
Grosse lacrime trasparenti si riversavano sulla terra, inondandola di acqua e pietà: quel terreno, creato da un impasto di fango e sangue, gridava il proprio dolore alle nubi grevi e nere, ma quelle erano indifferenti ad ogni richiesta di aiuto, passive.
Nessuna luce scendeva dal cielo a rischiarare il temporale che si addensava sopra la testa di Astrea, e a squarciare il velo di oscurità che la circondava: quella non era una favola, dove nobili elfi scuri si tramutavano in creature ferine e soccorrevano le loro amate, o dove le storie tristi finivano per avere dei finali lieti.
Quella era la vita vera.

3)
CITAZIONE
Decine di quadrelli si schiantarono contro la fila di finestre sulla parete che dava sulla strada maestra.
I vetri si infransero in migliaia di pezzi color corallo che schizzarono via, accompagnando i candidi piumaggi dei dardi di balestra nel sorvolo di dodici tavoli ribaltati e decine di sedie spaccate.
« Altra salva in arrivo! » urlò un soldato dal bianco spallaccio e il pennacchio cremisi, sporgendosi oltre lo stipite della porta abbattuta al centro della fila di finestre e lanciando una rapida occhiata verso la sommità delle grigie mura Cleycourtiane.

4)
CITAZIONE
Un cielo plumbeo, i lampi che scintillano nell’ammasso di nuvole grigie e nere e il rombo dei tuoni che rompe la quiete: il preambolo di una terribile tempesta scoppiata molti anni prima è vivo nella mente di Virginia mentre dorme scossa dagli incubi, agitandosi sul suo giaciglio di paglia e fieno in un angolo della stalla, accanto ai cavalli e ai muli che riposano nei box.
La bambina si svegliò di soprassalto; aveva i sudori freddi e il cuore le esplodeva nel petto, memore di quel tragico evento del passato.

5)
CITAZIONE
Da mesi la Luce del Nord solcava il mare infrangendo flutti e levando spruzzi di acqua salmastra fino ai parapetti. Navigavano giorno e notte; sotto le Stelle e arrostendo alla luce del Sole. La caravella imperiale aveva oltrepassato il gorgo marino a nord-est delle Terre Occidentali (così l'equipaggio chiamava la terra natia di Zoràk e del suo popolo) ed era scampata a tre burrasche che avevano però spezzato il trinchetto a livello del fuso, facendo così sprofondare nelle oscure acque dell'oceano quattro degli uomini addetti ad ammainare le vele durante la tempesta. Essi si sarebbero potuti salvare, poiché erano rimasti aggrappati alla carcassa dell'albero, che galleggiava nella acque tumultuose, ma poiché tale moncone amputato faceva da ancora alla nave rischiando di farla affondare, il Giudice Trooloney e il Capitano Sylvester combattuti presero delle asce e tagliarono il cordame che manteneva il trinchetto spezzato attaccato alla caravella.

Cliccare qui per leggere le nuove parti del secondo capitolo



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view post Posted on 26/8/2014, 16:18     +1   -1
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E così siamo giunti al terzo capitolo di "Nati dalla polvere" con i protagonisti ormai giunti alla capitale dell'Impero Archadiano.



1)
CITAZIONE
Yichudim parlava a bassa voce con Shepard, il comandante dei domabestie, col fuoco da campo che gettava demoniache luci arancioni sugli spallacci spinati e la luna che benediva la scena.
Bradamante osservava quei due con estremo interesse, tenendosi a distanza di sicurezza dal fuoco: il comandante era un uomo basso e smilzo, con una striscia di pelle scura che andava da un orecchio all’altro e creava una fascia abbronzata in contrasto con quella chiara dell’alta fronte e di naso e bocca. Era palese che parlare praticamente ogni sera al Giudice, confidenza che questi gli aveva dato da quando erano partiti tutti insieme, non faceva altro che mettere Shepard ancora di più sul chi va là.

2)
CITAZIONE
Sollevò gli occhi dal tomo dalla rilegatura in cuoio trattato che recava il disegno di una coscia di gru arrosto, gettando un'occhiata fuori dalle porte finestre che davano sul terrazzo di quella camera rettangolare.
Comodamente seduto su una poltrona di legno ambrato, coperta da velluto rosso, si voltò e lanciò uno sguardo verso il fondo della piccola ma lussuosa stanza degli ospiti.

3)
CITAZIONE
Batté più volte il pugno sul bancone di legno finché non sentì la mano destra pulsare, ma tra le voci degli avventori che riempivano il locale e il fatto che la testa fosse l’unica parte del suo corpo che l’oste avrebbe visto, nessuno pareva notarla.
L’odore di muffa che impregnava le pareti di legno, sudice e nere, miscelato ai fumi densi e chiari, dalla nota pungente e penetrante, le inondò le narici: in quella bettola non vi era alcuna finestra; solo la porta d’ingresso aveva un’apertura tondeggiante, il vetro sporco e macchiato da cui filtravano pochi raggi del sole.

Cliccare qui per seguire il nuovo capitolo!

 
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65 replies since 30/5/2012, 14:08   301 views
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